E’ la seconda sentenza in Regione. Gli insegnanti, iscritti a Uil Scuola che aveva fatto ricorso, avranno un risarcimento economico.
“Siamo soddisfatti, perché grazie al supporto e al sostegno dei nostri iscritti siamo riusciti a vincere questa battaglia democratica, in quanto sono stati lesi diritti costituzionali fondamentali dei lavoratori, anche nella dignità di ogni persona. Uil ha dimostrato che ci sarà sempre nella difesa dei diritti inviolabili dei lavoratori”.
Commenta così Paolo Accardo, Uil Scuola, la sentenza pronunciata dal giudice del lavoro di Ferrara, che lo scorso 13 aprile ha dato ragione a 16 lavoratori precari che hanno richiesto 3 anni fa la progressione stipendiale e lo stesso trattamento contributivo e previdenziale dei docenti di ruolo.
I 16 insegnanti, ora, attendono solamente di sapere quanto gli verrà riconosciuto, perché la sentenza costringe “l’amministrazione scolastica a pagare le differenze contributive”, e il Miur a farsi carico “delle spese legali”.
Per Uil, fa sapere Accardo, è il secondo successo, perché già il comparto di sindacale di Reggio Emilia aveva ricevuto un esito positivo dalle aule di tribunali “relativamente al ricorso sulla ricostruzione di carriera, stabilizzazione o risarcimento”.
Questo fatto ha incoraggiato Uil Ferrara a intraprendere, l’1 settembre 2015, lo stesso percorso legale al fianco degli iscritti con gli avvocati Cinzia Garzelli, Domenico Naso e Mirka Ricci. Dopo nemmeno 3 anni il parere positivo dal giudice del lavoro. “E’ una sentenza in linea con le ultime” commentano i legali. Ora l’iter prosegue perché occorrerà, dicono gli stessi avvocati, “calcolare gli importi per tutti gli anni in cui si sono verificate le differenze salariali”.